Che cos’è lo sfigmomanometro
Etimologia: la parola sfigmomanometro deriva dal greco sfigmos, cioè impulso, e manometro, cioè strumento che misura la pressione di un fluido.
Lo sfigmomanometro non è nient’altro che il classico misura pressione; grazie a questo strumento è possibile determinare la pressione sanguigna arteriosa.
Tenere sotto controllo la pressione arteriosa, specie in delicati momenti della propria vita quali gravidanze, oppure se si è affetti di particolari problemi, è un atto dovuto che consente di prevenire l’insorgere di altre patologie o disturbi seri per la propria salute.
Il primo modello di sfigmomanometro nacque intorno alla seconda metà del diciannovesimo secolo, però in realtà fu perfezionato e utilizzato per la prima volta da un medico italiano, il quale ideò il primo misura pressione a mercurio – utilizzato da molti medici ancora nei giorni d’oggi- nel ventesimo secolo.
Qual è la sua funzione
Come detto in precedenza, lo sfigmomanometro è stato creato per consentire, a medici e non, di misurare la pressione sanguigna arteriosa: grazie ad esso è possibile conoscere sia i valori della pressione sistolica ( cioè il valore della pressione del sangue che si viene a creare ad ogni battito del cuore) sia i valori della pressione diastolica ( ossia i valori della pressione sanguigna tra un battito cardiaco e l’altro).
In commercio esistono svariati tipi di misuratori di pressione professionali, dunque la scelta è molto vasta:
a) sfigmomanometro manuale con stetoscopio: si tratta di un misura pressione da braccio, particolarmente utilizzato da operatori sanitari; esso è composto da una camera d’aria collegata ad una pompetta. Una volta posizionato il bracciale nel braccio del paziente bisogna accertarsi che il bordo inferiore si trovi correttamente sulla piega del gomito; dopo ciò, si può chiudere il bracciale. Chiusa la valvola in senso orario verrà gonfiato,utilizzando la pompetta,il bracciale di circa 20 mmHg; dopodichè si comincia lentamente ad aprire la valvola chiusa precedentemente, la quale favorirà lo sgonfiaggio del bracciale con la conseguenza che l’aria fuoriuscirà tutta.
Durante questa fase sarà fondamentale la presenza dello stetoscopio il quale, una volta ottenuto il valore ricercato ( cioè la massima), emetterà un suono; dopo che avrà smesso di suonare sarà possibile, invece, rilevare la minima.
b)sfigmomanometro elettronico da braccio: è composto da una fascia dotata di un apparecchio digitale. Per misurare la pressione arteriosa è necessario avvolgere il braccio con la fascia in dotazione, assicurandosi di averlo fatto nella maniera corretta; finito questo passaggio, si preme il tasto di avvio del dispositivo e piano piano si gonfierà la camera d’aria e, una volta che si sgonfia, sul display appariranno i valori di massima e minima. Questi apparecchi moderni sono in grado di trovare i valori della pressione grazie alle oscillazioni pressorie causate dai cambiamenti del flusso sanguigno.
c) sfigmomanometro digitale da braccio: la sua funzione meccanica è molto semplice, anch’esso si presenta con una fascia da avvolgere intorno al braccio; per capire se il dispositivo funziona correttamente bisogna verificare se la fascia stessa si gonfia; una volta che vengono isolati battiti e pressione sanguigna la fascia allenterà la propria presa sul braccio e comunicherà i valori della minima e della massima;
d) sfigmomanometro digitale da polso: il misura pressione da polso è considerato una variante dello sfigmomanometro da braccio; è uno dei modelli più acquistati in quanto il suo utilizzo non richiede particolari competenze, per farlo funzionare bisogna semplicemente avvolgere il manicotto di cui è dotato intorno al polso anzichè al braccio. Per quanto riguarda questa modalità di controllo dei valori della pressione sanguigna vi sono dubbi, soprattutto per quanto concerne la sua completa attendibilità; infatti, spesso i movimenti generati dalla posizione in cui si trova il polso durante il controllo possono falsare il risultato finale; è bene, dunque, che il paziente durante l’atto di controllo riesca a mantenere completamente immobile il proprio polso, così in questa maniera avrà la certezza di aver rilevato i valori della pressione sanguigna arteriosa corretta.